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Prossime visite Piani dei Resinelli

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lavori in corsoAVVISO - Le visite turistiche alle miniere di Cortabbio di Primaluna sono momentaneamente sospese in modo da consentire la realizzazione di alcuni interventi di manutenzione. Non è oggi possibile definire la data di riapertura. 

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News ed eventi

Halloween 2023

halloweenHALLOWEEN IN MINIERA - 31 OTTOBRE 2023

 

Pian dei Resinelli

 

Un labirinto nel buio della miniera.

Guide visibili e invisibili pronte a farvi spaventare... 

 

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Un regalo per la famiglia...

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Azienda & Famiglia

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Gli ottanta anni della strada Ballabio Piani Resinelli

Ottanta anni fa, il 7 e 8 Agosto 1936, dopo due anni di lavori, veniva aperta al traffico veicolare, quella che all’epoca venne apostrofata “un’opera ardita”. La vera e propria inaugurazione avvenne il 18 ottobre 1936.

 

Questa importante opera, venne decisa dal consorzio intercomunale, formato da Lecco, Abbadia Lariana, Mandello e Ballabio, ovvero i quattro comuni che avevano come oggi porzioni di territorio ai Piani Resinelli. Incaricato del progetto fu l’ing. Bernardo Sironi di Lecco, quindi a lui la scelta di proporre e attuare scelte tecniche per dare corso a questa opera complessa e collegare i Piani Resinelli con Ballabio quindi dare nuova vita alla località sempre più meta turistica.
 

strada 01Fino ad allora, si saliva dalla faticosa Valcalolden o per la più comoda Val Grande. Alpinisti e turisti arrivavano da ogni parte attratti i primi da quella magnifica palestra di roccia che è la Grignetta, i secondi dalle passeggiate e dai soggiorni in mezzo al verde dei pascoli alpini. Ci sono volute le gare per i campionati Lombardi di sci, organizzati dallo sci club Lecco nel 1933, per affrontare e avviare a soluzione il problema della strada per i Piani Resinelli. Per queste gare, erano presenti S.E. Terruzzi, e il Prefetto di Como Ing. Chiesa che giunti a Piani a cavallo di mulo, fradici per l’imperversare di una tormenta di neve che li ha accompagnati per tutto il tragitto, davanti al camino in casa Gerosa fu perorata la causa della strada ottenendo una promessa destinata a realizzarsi ne 1935 quando i primi mezzi meccanici giunsero finalmente ai Piani Resinelli, dopo un lento e faticoso lavoro dell’impresa Gerosa-Crotta di Laorca/Lecco. La lunghezza finale sarà di oltre otto kilometri, con una pendenza media del 7%, toccando la massima, in qualche punto, con il 9%. La strada superava un dislivello di 630 metri, 14 tornanti e una larghezza di cinque metri e mezzo. Era tutta in terra battuta, l’asfalto arriverà nel dopoguerra 1945.
 

strada 02Era una strada di ”pedaggio”, presso la casa cantoniera di Ballabio superiore, coloro che salivano con automezzi verso i Piani dovevano pagare alla “barriera” il biglietto di transito. Un pedaggio durato fino agli anni 70 quando venne abolito. La strada “ardita” all’ombra della Grignetta non mancò di suscitare attenzione nella stampa del tempo. Un quotidiano sottolineò che l’automobile poteva portare comodamente, escursionisti e gitanti, da Milano a Piani Resinelli, in un ora e mezza. Prima della strada c’erano solo i cavalli o i muli che permettevano di raggiungere i Piani lungo gli impervi sentieri. La strada rappresentò sicuramente un grande strumento di valorizzazione dei Piani che già conoscevano tra il 1934/36 il primo bum alpinistico con le imprese dei rocciatori lecchesi sulle guglie della Grigna. La località, vedeva da decenni, alcuni rifugi come quelli della Sem, Sel, Cai Milano, e accoglieva nell’estate turisti raffinati a soggiornare in alpestri villette.
 

La strada facilitò enormemente il turismo, l’arrivo dei rocciatori, le camminate degli escursionisti, la pratica dello sci, sui campi come quello di Prà Pessina che avevano visto realizzare uno dei primi trampolini fissi di salto. La strada consentirà, dal 1961, la disputa delle diverse edizioni della cronoscalata motociclistica Ballabio/Piani Resinelli. Nel 1962 l’arrivo di tappa del giro d’Italia.

 

 

Cesare Perego

articolo pubblicato su: http://www.ilpuntostampa.info

 


 

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